L’innovazione è un
processo di cambiamento drastico che, teoricamente, dovrebbe realizzarsi in un
periodo di tempo breve e dovrebbe innescare un mutamento radicale … Nel mondo
delle imprese sono esempi di innovazione la dolorosa strategia dei
licenziamenti di massa, ma anche quella positiva dei grandi investimenti di
tecnologie nuove e costose … L’innovazione è anche una tecnica molto diffusa
per agire a livello personale, come le diete che richiedono l’eliminazione
simultanea di tutti i propri alimenti preferiti … Talvolta le innovazioni
producono risultati straordinari, cambiamenti significativi con effetti
immediati, grazie ai quali le persone si sentono giustamente orgogliose …
Tuttavia, ho notato che molti pensano che l’innovazione sia l’unico metodo per
cambiare. Dopo aver ignorato un problema o un impegno il più a lungo possibile, nel
momento in cui sono costretti dalle circostanze o per forza di cose ad
affrontarlo, tentano di fare un balzo in avanti colossale. Se tale balzo riesce,
si complimentano con sé stessi. Se invece falliscono miseramente,
possono anche provare una sofferenza e un senso di frustrazione devastanti … È questo
il problema delle innovazioni, il più delle volte hanno successo nel breve
termine ma non impediscono di far ricadere nelle vecchie abitudini, una volta
esaurito l’entusiasmo iniziale. I cambiamenti radicali sono come una corsa in
salita su una ripida altura: il rischio è di restare senza fiato prima di
raggiungere la vetta. Ma esiste un’alternativa all'innovazione ed è una via
completamente diversa, un percorso che sale così dolcemente lungo il pendio che
quasi non fa percepire la fatica: basta mettere un piede davanti all’altro e la
salita diventa piacevole e sopportabile … Questa strategia alternativa di
cambiamento è il metodo Kaizen, che significa cambiare per il meglio … Questo
metodo mosse i primi passi negli Stati Uniti, durante il periodo della Grande
Depressione (crisi del 1929) … Invece di
pretendere cambiamenti radicali si incoraggiava a puntare verso miglioramenti
continui … La filosofia dei piccoli passi volti al miglioramento generale fu
introdotta in Giappone (dagli americani),
dopo la seconda guerra mondiale, per la ricostruzione dell’industria nazionale
e del paese devastato … Così arrivarono gli esperti di TWI (Training Within Industry … cioè formazione all’interno
dell’industria) del governo statunitense che organizzarono un MTP (Management
Training Program … cioè programma di formazione del management) … Il
Giappone era stato sconfitto a causa della superiorità tecnologica e di mezzi
degli USA. Di conseguenza, erano molto interessati agli insegnamenti americani
sulla qualità della produzione industriale … Come ben sappiamo, le imprese
giapponesi, ricostruitesi con la filosofia dei piccoli passi, ben presto
raggiunsero livelli di produttività senza precedenti. Il metodo ebbe un tale
successo che i giapponesi gli diedero (nel 1986)
un loro nome: Kaizen … Quindi le due strategie principali per ottenere
cambiamenti sono il metodo Kaizen e l’innovazione. Tuttavia la prima non
richiede riforme radicali ed eclatanti, ma solo di compiere piccoli semplici
passi in direzione del miglioramento … Tale metodo è utile anche per
raggiungere un successo personale, come perdere un vizio, sconfiggere la
solitudine, porre fine a una carriera insoddisfacente … Piccoli passi, balzi
giganteschi … Il cambiamento graduale (inibisce
la reazione di timore del cervello e stimola pensieri razionali e creativi)
e non traumatico aiuta la mente umana (io sono
convinto che il Kaizen è un metodo estremamente efficace per creare nuovi
collegamenti neuronali) ad aggirare le paure che ostacolano la
creatività e la realizzazione personale.
(Robert Maurer --- Un piccolo passo può cambiarti la vita ---)
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