Molte specie umane hanno popolato la Terra, ma
la nostra (homo sapiens) è l’unica che è riuscita a colonizzare
l’intero pianeta. Da tempo gli scienziati si chiedono come e perché gli esseri
umani moderni abbiano realizzato questa sbalorditiva impresa di diffusione e
dominazione … Non fu una comune migrazione … L’evoluzione di un cervello più
grande e più sofisticato (ha
permesso di vincere imprevedibili sfide),
una nuova tecnologia (ha
permesso di cacciare prede e uccidere nemici con un’efficienza senza precedenti) e il cambiamento climatico (ha indebolito le altre specie umane
che occupavano i territori al di fuori dell’Africa) sono tutte ipotesi verosimili ma non
sembrano fornire una teoria completa che possa spiegare appieno l’estensione
raggiunta da Homo sapiens … Una nuova ipotesi vede in due importanti
innovazioni (uniche di Homo
sapiens) gli elementi
chiave che hanno consentito ai nostri antenati di adattarsi agilmente (prendendo il posto di qualsiasi umano
arcaico che già vi si trovasse) ai nuovi
ambienti: una propensione geneticamente codificata per la cooperazione
con individui non imparentati e lo sviluppo
di avanzate armi da lancio. Solo equipaggiati in questo, i nostri lontani antenati si
sono messi in viaggio per lasciare l’Africa,
pronti a piegare il mondo intero alla propria volontà … Circa 100 mila anni fa, un gruppo di questi
esseri umani moderni fece una breve escursione in Medio Oriente, ma a quanto pare non fu in grado di andare oltre (avevano bisogno di qualcosa in più,
che non avevano). Poi, a partire
da 70 mila anni fa, una piccola
popolazione di pionieri lascio l’Africa e diede inizio ad una campagna di
maggiore successo verso le nuove terre (circa 55
mila anni fa, nel Sudest asiatico --- circa 45 mila anni fa, in Nord Europa)
… Poco dopo l’invasione degli esseri umani moderni, le specie più arcaiche (Neanderthal e Denisoviani) si estinsero (sebbene parte del loro DNA si trovi ancora
oggi in noi come risultato della promiscuità interrazziale tra i gruppi) … Costruirono barche in grado di affrontare
l’oceano e raggiunsero le coste dell’Australia circa 45 mila anni fa … Dall'altra parte dell’equatore, una popolazione
di Homo sapiens che avanzava verso nord-est penetrò in Siberia e si diffuse in tutte le terre al Polo Nord (circa
35 mila anni fa), dove i ghiacci di terra e si mare
ostacolarono il loro ingresso nelle Americhe … Secondo i ricercatori, il
tentativo di entrare nel Nuovo Mondo
riuscì circa 14 mila anni fa … In
poche migliaia di anni raggiunsero il Sud
America (circa 13 mila anni fa) … In questo nuovo continente la fauna
selvatica non aveva mai visto un cacciatore umano prima di allora … Il Madagascar e molte isole del Pacifico
rimasero terre vergini per altri 10 mila anni, ma con un ultimo slancio furono,
poi, colonizzati anche questi luoghi … Questa inclinazione alla collaborazione
(iperprosocialità) non è una tendenza acquisita ma, al
contrario, un tratto geneticamente codificato che si trova in Homo Sapiens …
Secondo Sam Bowles (economista statunitense … 1939-) questa forma di cooperazione estrema (geneticamente codificata) si può diffondere dove vi è la presenza di
gruppi in conflitto. Gruppi che includono un elevato numero di persone
prosociali lavorano assieme in maniera più efficace e hanno quindi la meglio
sugli altri. In questo modo possono tramandare i propri geni (che codificano questo comportamento) alla generazione successiva, determinando la
diffusione della iperprosocialità, la quale, secondo alcuni antropologi, si
diffonde meglio quando inizia in una sottopopolazione e quando la competizione
tra i gruppi è intensa …
(Curtis W. Marean --- La più invadente di tutte le specie ... da Le Scienze- Ottobre 2015 ---)
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