L’organizzazione
Mondiale della Sanità prevede che entro il 2020 la depressione costituirà la
seconda causa di disabilità nel mondo … Ovviamente, un problema di notevole
rilievo è rappresentato dal rischio di suicidio … La depressione ha anche pesanti
costi economici (spese per visite, farmaci, ricoveri, assenze
dal lavoro, perdita della produttività lavorativa) … I migliori risultati nel trattare
i disturbi depressivi si ottengono integrando vari metodi terapeutici (che
agiscono sull'insieme dell’organismo malato), sollecitando un cambiamento di
stili di vita da parte della persona sofferente. Inoltre, non bisogna mai dimenticare
che alcune malattie, disordini fisici o altri fattori sono causa di
depressione: malattie autoimmuni (artrite
reumatica, diabete, sclerosi multipla), forme infiammatorie croniche,
ipotiroidismo, malattie epatiche, ipoglicemia, sindrome premestruale, allergie
alimentari, farmaci di uso comune (antinfiammatori,
antistaminici, cortisone, pillola anticoncezionale) che in
certe persone possono alterare l’umore. Per questo è fondamentale una buona
diagnosi che non si limiti a riconoscere i sintomi del disturbo dell’umore, ma
che inquadri lo stato di salute della persona depressa in tutta la sua
complessità. … Le sostanze, la cui carenza provocherebbe la depressione, sono
la serotonina ed eventualmente la noradrenalina. I farmaci che la curerebbero
sarebbero quindi capaci di aumentare la disponibilità di tali
neurotrasmettitori. Alla base della larga diffusione dei farmaci antidepressivi
c’è quindi questa ipotesi di genesi della malattia, che deriverebbe da un
deficit o comunque da uno squilibrio di noradrenalina e serotonina. È un po’
come nel diabete dove il medico prescrive insulina perché il pancreas è
diventato incapace di produrla. Ma l’esperienza e le conoscenze disponibili (sul
funzionamento del cervello) hanno dimostrato falsa questa teoria.
Infatti è vero che la serotonina svolge un ruolo chiave nei circuiti cerebrali
alla base della depressione, ma se il problema fosse riducibile a una semplice
carenza di serotonina, i farmaci che l’aumentano dovrebbero curare la
depressione. I farmaci riducono la sintomatologia, ma non curano questa pericolosa
malattia silenziosa … A questo punto sorge spontanea la domanda se tutta la
farmacologia della depressione sia un grande bluff, un gigantesco effetto placebo.
Al momento, non ci sono dati per trarre questa drastica conclusione, anche se,
onestamente, ci siamo molto vicini. Ci sono, comunque, dati sufficienti per
ridimensionare notevolmente il ruolo dei farmaci. Oggi, la gran parte delle prescrizioni
di antidepressivi viene dal medico di base, che usa i farmaci come gli
antibiotici.
(Francesco Bottaccioli & Antonia Carosella --- Mente inquieta ---)
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