I cacciatori-raccoglitori tendono a vivere in
gruppi di circa 25 individui e a raccogliersi in tribù. Talvolta ingaggiano
combattimenti con altre tribù, ma così facendo si assumono un grosso rischio …
Gli individui agiscono in maniera aggressiva per raggiungere determinati
obiettivi che massimizzano le loro possibilità di sopravvivenza e riproduzione,
e la selezione naturale favorirà il combattimento quando facilita questi obiettivi.
Un obiettivo importante (di
tutti gli organismi) è quello di
assicurarsi una fonte di cibo e se il cibo può essere difeso, ne consegue che
il comportamento aggressivo per la sua difesa dovrebbe essere selezionato. Se,
invece, il cibo non può essere difeso o se è troppo oneroso da controllare, un
comportamento aggressivo è controproducente … La difesa (teoria territoriale) delle risorse ha senso quando sono
fondamentali (nessun organismo
difenderebbe una risorsa di cui non ha bisogno),
dense e prevedibili … In Africa, le risorse terrestri sono per la maggior parte
diffuse e imprevedibili, caratteristica che spiega il minor investimento di
tempo e di energie (da
parte dei cacciatori-raccoglitori)
nella difesa dei confini … Tuttavia, ci sono delle eccezioni, come in alcune
aree costiere (dove
sono stati registrati i livelli più elevati di conflitto) che hanno risorse alimentari molto ricche,
dense e prevedibili (banchi
di molluschi) … Sembra che
gli esseri umani abbiano adottato risorse dense e prevedibili come pilastro
della propria dieta, quando (circa
160 mila anni fa) riuscirono a capire (grazie al continuo aumento della
complessità cognitiva umana) come
sopravvivere sulla costa nutrendosi di molluschi (che garantivano molte calorie) … anche perché durante le rigide fasi
glaciali (195.000 – 125.000 anni fa)
risultava difficile trovare piante commestibili e animali negli ecosistemi
dell’entroterra … Quindi gli alimenti costieri (risorsa di cibo densa, prevedibile e di valore) favorirono l’aumento del livello di
territorialità tra gli uomini e determinarono il conflitto intergruppo,
combattimenti costanti e selezione dei
comportamenti prosociali (all’interno
dei gruppi), che di
conseguenza si sarebbero diffusi nella popolazione … Ma per diventare una forza
inarrestabile occorreva la seconda innovazione (circa 70
mila anni fa), la nuova
tecnologia: le armi da lancio … Cioè piccole lame di pietra (microliti) montate su aste di legno, al fine di
ottenere armi che possono essere proiettate ad alta velocità e a lunga distanza
… Sembra che il cambiamento climatico (circa 74
mila anni fa, il clima s’indirizzò verso condizioni glaciali, il livello
del mare si abbassò, le precipitazioni estive aumentarono e i boschi erano
dominati da alberi di acacia) abbia
accelerato l’invenzione di questa nuova tecnologia … I gruppi umani arcaici (Neanderthal) non essendo in grado né di coalizzarsi né di
sfruttare le armi da lancio non avevano alcuna possibilità contro questi umani
moderni (veloci e intelligenti) … La triste storia è che quando risorse e
terre diventano scarse, decidiamo (propensione innata) che chi non ci somiglia o non parla come noi
è (classifichiamo) «l’altro», e usiamo queste differenze per
giustificare lo sterminio. Solo perché Homo sapiens si è evoluto (per reagire alla scarsità di risorse) in questo modo impietoso non significa che
anche siamo condannati a questa risposta. La cultura è in grado di
sovrascrivere anche gli istinti biologici più forti.
(Curtis W. Marean --- La più invadente di tutte le specie ... da Le Scienze- Ottobre 2015 ---)
Nessun commento:
Posta un commento