27 gennaio 2016

Secondo natura (seconda parte)

Quando a essa si ricorre invece per giustificare comportamenti, giudizi e valori, si producono errori, si condizionano scelte della politica, stili di vita, si modificano ideologie, decisioni pubbliche e credenze religiose … Esprimiamo, in un certo senso, anche la fiducia che ciò che è naturale sia contemporaneamente razionale, giusto e magari anche buono … Spesso andiamo oltre e attribuiamo alla natura anche cose più incerte. Usiamo l’aggettivo naturale per rafforzare opinioni e concetti che sono solamente nostri … Per molta gente e per il senso comune, natura e naturale sono ancora concetti che comunicano razionalità, giustizia, bontà e bellezza … il naturale come migliore rispetto all'artificiale, al sintetico, al non naturale. Insomma, preferibile a tutto quello che ha subito una manipolazione umana … Abbiamo così il cibo naturale, la medicina naturale, il parto naturale … La radice comune è costituita dal fatto di ritenere che la natura possa essere maestra di vita. Che adattandoci ai suoi precetti si possa capire il mondo e vivere meglio. Invece non è così. Anzi, è vero il contrario. Per due motivi. Innanzitutto perché sappiamo poco, noi comuni mortali di media cultura, di che cosa sia veramente la natura, ne conosciamo solo qualche aspetto superficiale che scambiamo per il tutto. In secondo luogo perché, pensandoci bene, tutti quelli che hanno fatto leva sul carattere naturale delle loro idee, per rafforzarle e renderle digeribili, sono stati e sono individui pericolosi, molto pericolosi. Che usano la natura per dare un fondamento forte e indiscutibile alle loro idee, normalmente sbagliate … Non esiste alcun paradiso da cui siamo partiti e a cui tornare. Tanto meno un paradiso naturale.
(Chicco Testa con Patrizia Feletig --- Contro (la) natura ---)

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