Che cosa intendeva, esattamente, Picasso quando disse: “L’arte è una bugia che insegna a vedere la
verità” … È lecito chiedersi se esistano
gli universali artistici? Cioè, è
possibile rinvenire dei principi o delle leggi universali che trascendano i
confini e gli stili delle singole civiltà? … L’arte è la suprema
celebrazione dell’individualità e dell’originalità umane, il supremo
antidoto contro l’azione livellatrice della scienza … È chiaro che senza cultura non ci sarebbero differenti stili
artistici. Ciò non significa però che l’arte sia del tutto soggettiva e
arbitraria o che non esistano leggi universali … Oggi tutti sanno che l’arte non ha niente a che vedere con il
realismo … Posso scattare una foto che riproduce con perfetto realismo il
mio gatto, ma nessuno me la pagherà un centesimo. No, l’arte non c’entra con il
realismo, anzi, è l’esatto opposto: è volutamente iperbole, esagerazione, distorsione della realtà intesa a procurare
alla mente sensazioni piacevoli. Certo, non è solo questo. Non basta infatti prendere un’immagine e stravolgerla a caso per
produrre arte. La distorsione
dev'essere legittima. Il problema allora diventa: quando è ammessa? Quali sono
le leggi? … Perché gli esseri umani
creano e ammirano l’arte? Secondo
Steve Pinker (docente canadese di psicologia), la gente
acquista opere d’arte perché sono segno di ricchezza con cui trasmettere il
messaggio “Possiedo un Picasso, quindi aiutami a diffondere i miei geni con te”
… Secondo altri, l’arte si è evoluta
come simulazione virtuale di una realtà (la
prossima caccia al bisonte o un imminente incontro amoroso) … cioè si
attivano molti degli stessi circuiti neurali che si attivano quando si compie
l’azione vera e propria e questo ci permette di provare gli scenari con una
simulazione interna, senza spendere l’energia e senza correre i rischi
impliciti nell'azione vera.
(Vilayanur S. Ramachandran --- Che cosa sappiamo della mente ---)
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