13 aprile 2016

Ammissione di ignoranza (prima parte)

Ogni essere umano ha il dovere della ricerca, e questa non può che essere libera e indipendente … È sempre sbagliato credere a qualcosa in base a evidenze insufficienti (o alimentare una credenza soffocando i dubbi ed evitando le indagini), perché non bisogna chinare il capo davanti ad alcun potere costituito, religioso o politico che sia. Esiste soltanto una cosa più perversa del desiderio di comandare, ed è la volontà di ubbidire … L’ammissione della nostra ignoranza è il modo migliore per venirne fuori … Sapere tutto di una cosa significa sapere come trattarla in qualunque circostanza. Ci sentiamo più felici e più sicuri quando pensiamo di sapere con esattezza cosa fare, qualunque cosa capiti, di quando abbiamo smarrito la strada e non sappiamo dove girarci … È ovvio che non ci piace scoprire che in realtà siamo ignoranti e impotenti, che dobbiamo ricominciare daccapo e cercare di imparare … È per la sensazione di potere che accompagna la sensazione di conoscenza che gli uomini desiderano credere e hanno paura di dubitare … Se permetto a me stesso di credere a qualcosa basandomi su evidenze insufficienti, dalla semplice credenza può anche non scaturire alcun grande male … Ma non posso evitare di commettere un grande torto verso l’uomo: quello di essere credulone. Per cui, il pericolo non è solo di credere alle cose sbagliate, ma anche, diventando credulone, di perdere l’abitudine a controllare le cose e di indagarle … Il credulone è il padre del bugiardo e dell’imbroglione … Se un individuo, credendo qualcosa che gli era stato insegnato (inculcato) da bambino, soffoca e respinge i dubbi che gli vengono in mente, evita di proposito la lettura di libri e la compagnia di quelle persone che mettono quella credenza in discussione o la contestano … allora la vita di costui è un lungo peccato contro l’umanità … Chi comincia amando il Cristianesimo più della Verità, proseguirà amando la propria setta o Chiesa più del Cristianesimo, finendo con l’amare se stesso più di ogni altra cosa (Coleridge, poeta e filosofo inglese … 1772 – 1834) … Non è mai lecito soffocare un dubbio … “Ma io sono un uomo impegnato”, obietterà qualcuno, “non ho tempo per il lungo percorso di studio che dovrei fare per diventare un giudice minimamente competente in certe materie”. Allora non avrà neppure tempo per credere …
(William Kingdom Clifford --- Etica, scienza e fede ---) 



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