27 aprile 2016

Robot amici.

Per poter vivere insieme alle macchine, dovremo insegnare loro a capire e imitare le emozioni umane … Ci serve, in pratica, che comprendano e condividano le emozioni umane, che siano dotate di empatia … Robot capaci di empatia possono essere di grande aiuto alla società. Non saranno semplici assistenti, saranno i nostri compagni. Caldi e amichevoli, penderanno in anticipo ai nostri bisogni materiali ed emotivi. Ci renderanno migliore la vita, e ci faranno diventare più efficienti nel lavoro. Si scuseranno per i loro errori e chiederanno il nostro permesso prima di fare le cose. Si prenderanno cura degli anziani e insegneranno ai bambini. E potrebbero persino salvarci la vita in situazioni critiche, sacrificando se stessi, il culmine assoluto dell’empatia … Per rendere possibile questo tipo di comunicazione bisogna dotare le macchine di un modulo empatico, vale a dire di un sistema di software capace di estrarre indizi emotivi dal discorso e dal comportamento umano, e guidare il robot a risposte appropriate. La ricerca sui robot empatici è solo all’inizio, ma gli scienziati stanno già sfruttando tecniche di elaborazione dei segnali, algoritmi ad autoapprendimento e strumenti di analisi dei sentimenti per realizzare robot virtuali in grado di capire le emozioni umane … La cosa importante non è tanto fare macchine perfettamente efficienti e precise, ma fare macchine più umane, anche se con qualche difetto. Se lo faremo nel modo giusto, le macchine empatiche non saranno i robot-signori e padroni supremi che qualcuno paventa … ma saranno i nostri insegnati, i nostri amici.
(Pascale Fung --- Robot con il cuore … da Le Scienze- Gennaio 2016 ---)

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