… È vero che quando siamo in difficoltà e non riusciamo più a
scorgere la strada, cerchiamo giustamente il parere e il consiglio di un amico
che ha più esperienza, più saggezza, più dedizione di noi a ciò che è giusto e
che, non essendo coinvolto nelle difficoltà che ci attanagliano, può vedere con
maggiore facilità la via d’uscita. Tuttavia, quel consiglio non dovrebbe mai
sostituirsi al nostro giudizio personale … Dovrei rivolgermi al mio amico non
perché mi dica cosa fare, ma perché mi aiuti a vedere cos'è giusto. Orbene,
come tutti sappiamo, c’è una casta
sacerdotale (il prete cattolico dichiara di
agire come un ambasciatore del suo Dio e di assolvere il peccatore
trasmettendogli il perdono del cielo) la cui influenza non va sottovalutata, e che
pretende di dichiarare infallibile cos'è giusto e cos'è sbagliato e di lavare
la colpa del peccatore che si sia confessato … Poniamo il caso ipotetico di
sacerdoti che insegnassero una moralità conforme alla sana coscienza di tutti
gli uomini di un certo tempo, e che però la insegnassero come una rivelazione
infallibile. La tendenza di tale
insegnamento, se venisse accettato davvero, sarebbe di distruggere la
moralità tutta, perché l’essenza del senso morale consiste proprio nella comune
percezione, da parte degli esseri umani, di cosa sia giusto per l’uomo. Nasce
non nella mente di un singolo per lampo di genio o rapimento estatico, ma nelle
menti di tutti gli uomini come il frutto dei loro inevitabili rapporti e del
loro lavoro congiunto per un fine comune. Quando si instaura un’autorità
infallibile, la voce di questa naturale coscienza umana dev'essere zittita e
ammaestrata e fatta parlare solo con le parole di una formula. L’obbedienza
diventa l’intero dovere dell’uomo: e il
concetto di giusto viene ancorato a un inanimato codice di regole … Dunque
dovremmo fare tutto quanto è in nostro potere per limitare e ridurre l’influenza
di qualunque casta di sacerdoti che pretenda di regnare sulle nostre coscienze
… Tuttavia, la beata incoerenza della natura umana è che dei dogmi non sanno
nulla, li hanno imparati dall'infanzia e
da allora non li hanno mai esaminati … Nel
Medioevo quasi tutti gli uomini istruiti erano costretti a farsi preti o
monaci … Non v’è dubbio che quando Papi e Cesari litigano, gli onesti godono.
Se due ladri rapinano in un vicolo buio e poi si accapigliano per il bottino,
tanto che avete modo di svignarvela sani e salvi, ovviamente sarete grati a
ognuno dei due malfattori di avere impedito all’altro di uccidervi, ma sareste
molto più grati a un poliziotto che li chiudesse entrambi in prigione. Due poteri hanno cercato di schiavizzare il
popolo e si sono messi a litigare. Di certo, siamo loro molto grati per
aver bisticciato, ma una condizione anche maggiore di felicità e sicurezza
sarebbe la non esistenza di entrambi … La
coscienza, il senso di giusto e ingiusto, nasce dall'abitudine di giudicare
le cose dal punto di vista di tutti e non di uno solo … La coscienza è la voce dell’Uomo dentro di noi, che
ci ordina di lavorare per l’Uomo … Quando le persone rispettano la vita umana
per amore dell’Uomo, pace, ordine e progresso vanno di pari passo. Invece,
coloro che rispettano la vita umana solo perché Dio ha proibito l’omicidio
hanno impresso il loro marchio sull'Europa per 15 secoli di sangue e fiamme … Il fatto che i credenti abbiano trovato
pace e felicità nel credere ci dà il diritto di dire che la dottrina è una
dottrina rassicurante e piacevole per l’anima. Ma non ci dà il diritto di dire
che è vera … Che il Profeta predicasse certe dottrine, e predicasse che in esse
gli esseri umani avrebbero trovato il conforto spirituale, prova solo la sua
conoscenza della natura umana e la sua comprensione per essa, ma non prova la
sua conoscenza sovrannaturale della teologia.
(William Kingdom Clifford --- Etica, scienza e fede ---)
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