13 dicembre 2016

Vita aliena (seconda parte).

… Ci sono limiti chimici e metabolici alle dimensioni e alla capacità di calcolo del cervello, e forse l’uomo ci è già vicino, mentre non ci sono limiti analoghi per i computer elettronici (e forse ancora meno per quelli quantistici)  … In quale direzione si svilupperanno questi intelletti post-umani è al di là della nostra immaginazione … Se la comparsa dell’intelligenza e della tecnologia su un pianeta è significativamente indietro rispetto a ciò che è avvenuto sulla Terra, allora ovviamente il pianeta non darebbe segni di vita extraterrestre. D'altronde, su altri corpi celesti la vita si potrebbe essere sviluppata prima o più velocemente … Nella ricerca di intelligenze extraterrestri si spera di individuare trasmissioni elettromagnetiche che siano palesemente artificiali, ma persino se ne trovassero, ritengo inverosimile che il segnale possa essere un messaggio decifrabile destinato intenzionalmente a noi. Sarebbe più probabilmente un prodotto accidentale, o addirittura un guasto, di una macchina complessissima ben al di là della nostra comprensione, lontana discendente di esseri alieni organici. Questi esseri potrebbero ancora vivere sul loro pianeta natale, oppure essere estinti da tempo. L’unico tipo di intelligenza i cui messaggi potremmo decodificare sarebbe quel tipo che usasse una tecnologia che fa uso dei nostri concetti … Quindi se anche l’intelligenza fosse ampiamente diffusa nel Cosmo, potremmo riconoscerne solo un sottoinsieme piccolo e atipico.
(Lord Martin Rees --- Perché non abbiamo trovato tracce di vita aliena? … da Scienze 'BBC' – Agosto 2016 ---) 

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