Noi ci
immergiamo nel tempo, ne assaporiamo alcuni istanti, ci proiettiamo in esso, lo
reinventiamo, ci giochiamo: è la materia prima della nostra immaginazione. Di
contro, l’età è la spunta minuziosa dei giorni che passano, la visione a senso
unico degli anni la cui somma accumulata, una volta visto il totale, ci può far
sprofondare. L’età ci perimetra tutti … Il tempo è una libertà, l’età un
vincolo … Per ciascuno di noi la vita rappresenta una lunga e involontaria
indagine … Come fonte di sapere o accumulo di esperienze, la vecchiaia non
esiste e per rendersene conto basta arrivarci. Certamente, i malanni e le
debolezze che si accompagnano alla vecchiaia si presentano - eccome! – più o
meno presto, più o meno crudeli, ma non aspettano sempre l’età per colpire e lo
fanno iniquamente sugli uni e sugli altri … La questione dell’età rappresenta
l’esperienza umana essenziale … tuttavia un luogo complesso e contraddittorio,
in cui ciascuno di noi potrebbe commisurare le mezze-menzogne e le mezze-verità
che affollano la sua vita … L’età avanza ed è meglio accoglierla bene … Certo,
la vecchiaia limita alcune attività e tuttavia non esercita alcun effetto
nocivo sulla mente di chi non ha trascurato di conservarne la vitalità … Una
vecchia signora un giorno mi ha detto, a modo suo e con un sorriso
affascinante, che aveva mantenuto il suo animo di ragazza. Credo di aver capito
cosa intendesse dire: che dietro le rughe e il corpo frusto rimanevano lo
stesso sguardo, la stessa sensibilità, una sorta di perpetuità. Forse è proprio
questa discordanza tra l’invecchiamento del corpo e il tempo lungo della
psicologia soggettiva che ha incitato a stabilire una distinzione tra corpo e
animo, che a molti appare evidente e naturale e fa dunque credere loro
all'immortalità di un principio di spirituale … A volte abbiamo la sensazione
che l’età venga da un altro luogo, che ci sia estranea, che le cose siano
cambiate senza domandare la nostra opinione e che ciò sia la ragione per cui
non le riconosciamo … A volte diciamo o sentiamo dire “Questo libro è vecchio”,
o addirittura (giudizio ben più severo) “È
invecchiato male”. Queste parole fanno di noi giudici irremovibili e
implacabili di opere e di autori. Tuttavia, riflettendo bene, il testo non è
cambiato come non sono cambiate le immagini di un film. Da questo punto di
vista, il cinema è il testimone inesorabile delle derive della memoria …
L’esperienza delle fantasticherie della memoria è sempre la stessa, mentre la
scenografia del reale ha sempre qualcosa in più o in meno di quella proposta
dal ricordo, per quanto esso possa essere relativamente recente. Appena la si è
abbandonata a se stessa, la memoria si è affrettata a cancellare alcuni
dettagli e ne ha aggiunti altri, spesso variazioni impercettibili che tuttavia
bastano a dimostrarmi che non è il film a essere cambiato, e ancor meno
invecchiato: sono io. La pellicola è il testimone irrecusabile della
stupefacente capacità della memoria di dimenticare e reinventare …
(Marc
Augé --- Il tempo senza età ---)
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