Ma esistono davvero le etnie, le identità culturali con le loro
inconfondibili radici, lo scontro fra culture dai valori inconciliabili che con
tanta frequenza ricorrono nei discorsi della gente? C’è qualcosa di vero in
queste espressioni, o non si tratta piuttosto di vere e proprie invenzioni
senza alcun fondamento? … Non è il passato a produrre il presente, ma il
presente che modella il suo passato. Di fatto l’etnia padana è stata di
tutto punto inventata dalla volontà di autodeterminazione economica delle
popolazioni del Nord, contro un’immagine del Sud che a loro parere le penalizza
nella gestione della propria ricchezza. Ma siccome queste possono apparire
motivazioni poco nobili, allora si scomodano i fattori culturali che,
opportunamente strumentalizzati, si prestano a mascherare interessi anche legittimi
ma, tutto sommato, di bassa lega … Quando si smetterà di millantare identità
culturali che non esistono e che, se proprio vogliamo, sono state costruite più
da una ricerca spasmodica di identità, che non si sa dove reperire se non in
fantomatiche radici storiche? … Viviamo in mezzo a flussi di persone, idee,
merci che si muovono in contesti sempre più svincolati dal territorio … parlare
ancora di etnie o identità culturali ha tanto di arcaico … artificialmente
ideato per giustificare i conflitti scatenati da ragioni difficilmente
confessabili come gli interessi economici … L’Occidente, il cui stile di vita è caratterizzato da un alto livello
di consumi, porta dentro di sé, un alto coefficiente entropico dovuto alla sua
struttura, che è dissipativa, perché assorbe energia viva per restituirla
degradata quando non del tutto consumata … Siamo tutti persuasi che il nostro
modello di vita non può essere condiviso da tutti, perché il pianeta non
dispone delle risorse energetiche necessarie … C’è una sfida che chiede un
ripensamento generale della concezione occidentale dell’uomo come uomo
economico, essendo ormai a tutti evidente che l’esistenza umana, sia la nostra
sia quella degli immigrati, si giustifica solo se concorre all'incremento della
produzione e del profitto … Oggi non c’è altra modalità di convivenza se non
quella del reciproco riconoscimento
… con il sostegno dell’alterità, che
evita alle relazioni multiculturali di precipitare nella somma indifferente
delle identità puramente accostate e rese esangui nel loro potenziale creativo …
(Umberto Galimberti --- I miti del nostro tempo ---)
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