7 marzo 2016

Alterità (prima parte)

Ma esistono davvero le etnie, le identità culturali con le loro inconfondibili radici, lo scontro fra culture dai valori inconciliabili che con tanta frequenza ricorrono nei discorsi della gente? C’è qualcosa di vero in queste espressioni, o non si tratta piuttosto di vere e proprie invenzioni senza alcun fondamento? … Non è il passato a produrre il presente, ma il presente che modella il suo passato. Di fatto l’etnia padana è stata di tutto punto inventata dalla volontà di autodeterminazione economica delle popolazioni del Nord, contro un’immagine del Sud che a loro parere le penalizza nella gestione della propria ricchezza. Ma siccome queste possono apparire motivazioni poco nobili, allora si scomodano i fattori culturali che, opportunamente strumentalizzati, si prestano a mascherare interessi anche legittimi ma, tutto sommato, di bassa lega … Quando si smetterà di millantare identità culturali che non esistono e che, se proprio vogliamo, sono state costruite più da una ricerca spasmodica di identità, che non si sa dove reperire se non in fantomatiche radici storiche? … Viviamo in mezzo a flussi di persone, idee, merci che si muovono in contesti sempre più svincolati dal territorio … parlare ancora di etnie o identità culturali ha tanto di arcaico … artificialmente ideato per giustificare i conflitti scatenati da ragioni difficilmente confessabili come gli interessi economici … L’Occidente, il cui stile di vita è caratterizzato da un alto livello di consumi, porta dentro di sé, un alto coefficiente entropico dovuto alla sua struttura, che è dissipativa, perché assorbe energia viva per restituirla degradata quando non del tutto consumata … Siamo tutti persuasi che il nostro modello di vita non può essere condiviso da tutti, perché il pianeta non dispone delle risorse energetiche necessarie … C’è una sfida che chiede un ripensamento generale della concezione occidentale dell’uomo come uomo economico, essendo ormai a tutti evidente che l’esistenza umana, sia la nostra sia quella degli immigrati, si giustifica solo se concorre all'incremento della produzione e del profitto … Oggi non c’è altra modalità di convivenza se non quella del reciproco riconoscimento … con il sostegno dell’alterità, che evita alle relazioni multiculturali di precipitare nella somma indifferente delle identità puramente accostate e rese esangui nel loro potenziale creativo … 
(Umberto Galimberti  --- I miti del nostro tempo ---)




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